martedì 10 aprile 2012

La fata dei dolci - biscotti alla vaniglia -



“Torte e biscottini allietano la tua festa
ecco che la magia diventa manifesta.
Siam folletti dolci e se ci vedi già lo sai
che solo mai più tu sarai.”

Con la ricetta di oggi partecipo ad un contest bellissimo. Bisogna inventare una fiaba e abbinarla ad un piatto. Ho pensato di riscrivere la storia degli omini di pan di zenzero. L'originale la trovate qui, ma non mi piaceva perché finisce male. 
Trovate la ricetta dei biscotti alla fine della fiaba. E' stato divertentissimo scriverla, mi aspetto una pioggia di commenti!

La vera storia della fata dei dolci e dei folletti biscottini.

C'era una volta uno splendido regno, i suoi fiori coloratissimi arricchivano i prati color smeraldo, per questo era chiamato Emerald. I suoi sovrani lo governavano con giustizia e  generosità, diffondendo armonia e pace.

La regina Vanilia amava molto i dolci e credeva che bastasse regalare dei semplici biscotti per riparare le incomprensioni. Solo lei ci riusciva, era amatissima dai sui sudditi e dai regni vicini, ma più di tutti, era amata dal suo re Emeraude
Avevano una figlia, la principessina Jade, una bambina dolce e affabile come sua madre, ma decisa e testarda come suo padre.

Capitava spesso che Emeraude scappasse dai suoi impegni istituzionali per godersi una giornata di vacanza con le sue due gemme. Insieme facevano scampagnate su quei prati verdi e per quelle occasioni la regina Vanilia preparava sempre dei dolci profumatissimi.  

In occasione del loro quinto anniversario di matrimonio il re Emeraude organizzò una gita al lago Diamante, il posto in cui si erano incontrati per la prima volta, dove fu conquistato da un biscotto alla vaniglia, dove le aveva chiesto di sposarla e dove ora le avrebbe regalato un oggetto fatto realizzare appositamente per lei. 

Dopo il pranzo sotto un ciliegio in fiore, il re porse una scatolina dorata a Vanilia, che rimase sorpresa. All'interno della scatolina c'era un ciondolo in argento, un piccolo cucchiaino i cui intarsi sembravano ricami, e un fiore di vaniglia in cristallo puro sulla parte finale del cucchiaino. Sul retro c'erano incisi la data e i loro nomi. Potrebbe sembrare un regalo di poco conto, ma Vanilia capiva quanto amore e dedizione c'erano dietro quel pensiero. Lo indossò subito e disse che sarebbe stato come un talismano, non lo avrebbe più tolto.

Felici si prepararono per il ritorno al palazzo. Durante il viaggio però, uno dei cavalli impazzì, la carrozza reale andò a sbattere contro un albero e la regina, nel tentativo di proteggere Jade, morì. Per Emeraude fu durissima da accettare, ogni piccolo dolcetto o biscotto sembrava accrescere il suo dolore, non riusciva più a sentirne nemmeno l'odore. Da quel giorno in poi il suo cuore si rabbuiò e i dolci furono banditi da Emerald.

Passarono così dieci anni, Jade assomigliava sempre più a sua madre, non solo fisicamente, ma anche nello spirito. Le gite insieme ai suoi amati genitori le ricordava come attimi di una vita passata, e vedeva suo padre sempre triste e pieno di rancore, per non aver potuto evitare la tragedia. Sua madre diceva che non c'era nulla al mondo che non si potesse risolvere con dei biscotti. Sembrava un incantesimo quando lo diceva. Decise allora di preparare i biscotti che facevano sempre insieme e di regalarli a suo  padre. Ci volle un giorno intero per trovare gli ingredienti.

A ora di cena un odore forte di bruciato invase tutto il castello. Emeraude lo avvertì e si diresse in cucina dove trovò Jade che tirava fuori dei biscotti neri. Si adirò tantissimo perché gli aveva disobbedito e la punì obbligandola a pulire tutta la cucina. 
Jade non capiva, voleva solo far ricordare a suo padre che bastava davvero poco per tornare a sorridere, voleva fargli ricordare come era felice quando c'era la mamma. Lei aveva bisogno di ritrovare quei momenti, glielo disse, poi scappò in lacrime.

Il cuore di Emeraude si sciolse, finalmente capì che chiudersi nel suo dolore non era servito, aveva anzi danneggiato il bene più prezioso, sua figlia. La cercò e la trovò nella stanza adibita a pasticceria, chiusa ormai da dieci anni. Emeraude si scusò, Jade aveva ragione, ma nel fare i biscotti aveva sbagliato i tempi di cottura, si propose di farli insieme. 
Impastarono insieme farina, uova, zucchero, burro e, ovviamente, la vaniglia. Jade andò a prendere il taglia biscotti a forma di bambolotto, il suo preferito di quando era bambina e infornarono la prima teglia. Era come aver oltrepassato le porte del tempo, attimi vissuti in un altra vita diventavano nuovamente familiari. Vanilia aveva ragione sui biscotti: erano magici. Tra sorrisi e lacrime padre e figlia si ritrovarono per non lasciarsi mai più. 
Un forte odore di vaniglia si diffuse nella stanza e... i biscotti presero vita e, saltellando, intonavano una specie di filastrocca:

“Torte e biscottini allietano la tua festa
ecco che la magia diventa manifesta.
Siam folletti dolci e se ci vedi già lo sai
che solo mai più tu sarai.”

Tanti piccoli fiori di vaniglia caddero dal soffitto, un bocciolo si posò sulla mano di Emeraude e si illuminò. Si aprì e al suo interno si svegliò una fatina, era vestita di bianco e al collo aveva un ciondolo a forma di cucchiaino con un fiore di cristallo... Emeraude la riconobbe subito: era Vanilia, la sua Vanilia! 
I folletti biscottini avevano rotto l'incantesimo che teneva Emeraude prigioniero del suo dolore e, l'amore ritrovato di padre e figlia aveva finalmente permesso a Vanilia di rinascere come fata dei dolci. Insieme piansero di gioia, si abbracciarono forte fino a soffocare, per rendersi conto che non stavano sognando.
Non era un sogno, era magia, era realtà. Fata Vanilia prese il suo ciondolo che si allungò fino a diventare uno scettro magico. Con quello diede un piccolo tocco scintillante in aria e tutto divenne luce e sorrisi, Emerald tornò come dieci anni prima e restò così per tanti anni ancora.


Fata Vanilia è sempre accanto a chi prepari un dolce, ne permette la buona riuscita trasformando in magia l'amore e la passione che ci mettiamo nel prepararlo. 

Si dice che i folletti biscottini intervengano quando qualcuno si sente solo e abbandonato. Per richiedere il loro aiuto si devono preparare dei biscotti  alla vaniglia a forma di omini. L'allegria che portano è pari al profumo sprigionato dai biscotti
Attenzione però, l'allegria va condivisa, se i biscotti non vengono regalati alle persone care, i folletti diventano dispettosi e vi nasconderanno parecchi oggetti in casa!

gingerbread segnaposto realizzati per Natale 2011

Non facciamoli indispettire, ecco la ricetta!




Ingredienti per circa 30 folletti biscottini:

- 2 uova;

- 160 gr di burro;

- 300 gr di farina;

- 150 gr di zucchero;

- scorza di limone;

- 1 cucchiaino di vaniglia. 




1) Impasta velocemente tutti gli ingredienti finché otterrai una palla liscia, avvolgila nella pellicola e riponila in frigo per mezz'ora.

2) Stendi la frolla sulla carta forno e ricava la forma che preferisci.

3) Inforna a 180°C per 8 minuti.

4) Decora come preferisci.

Scarica la scheda riassuntiva:



Con questa ricetta partecipo al contest di Mezzaluna:








6 commenti:

ILE-PensoInventoCreo ha detto...

nON TI POSSO VOTARE NEL CONTEST??grrrrrrrrrr ilE

ILE-PensoInventoCreo ha detto...

QUESTA RICETTA MI STUZZICA SEMBRA PROPRIO SEMPLICEEEE!!! mI STA VENENDO UN'IDEA PER FARMI LO STAMPO DA SOLA........SONO SEMPRE IO , BACI ile

svamp ha detto...

Ciao Ile, non è a votazione, ma è stato bello scrivere questa fiaba!
Poi voglio vedere il tutorial del tuo stampo!!!

svamp ha detto...

E' bello anche leggere le storie delle altre, partecipa anche tu! E' divertente!

Anonimo ha detto...

ciao, grazie per la tua fiaba!! :)

Grazia Ciavarella ha detto...

Ma che bella ricettaaaa! :D E che bella storia, complimenti per la fantasia! ^ ^

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